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Politica

LA FURBA INFALLIBILITÀ DEL VICERE DI SICILIA 

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Bisognerebbe forse rileggere i documenti del Concilio Vaticano che nel luglio del 1870 proclamò l’infallibilità del Papa. Perché tra quelle carte dev’esserci certamente un codicillo che estende gli effetti del dogma, oltre che al Soglio di Pietro, anche al Viceré di Palazzo d’Orleans. Cioè a Renato Schifani, il presidente che non sbaglia mai. Le responsabilità infatti sono sempre degli altri: di chi lo sostituisce, di chi lo circonda o di chi lo affianca nel governo di questa sfortunata Regione. Le scelte sulle strozzature della Palermo-Catania le ha fatte lui che è il Sommo Commissario. Ma appena è esploso lo scandalo di un ingorgo indecente e insopportabile, il Gran Camaleonte si è tirato subito indietro e ha scaricato la responsabilità sui vice commissari. Anziché recitare un umile “mea culpa” si è appellato ancora una volta al dogma dell’infallibilità papale. di Giuseppe Sottile

Il sondaggio

Luca Zaia si conferma il governatore più gradito d’Italia, seguito dal collega leghista Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia. Lo rivela un sondaggio di Swg condotto tra marzo e maggio 2025, che vede sul podio anche la new entry Stefania Proietti, presidente dell’Umbria, e prima esponente del centrosinistra in classifica.

Nel dettaglio, il 70% degli intervistati valuta l’operato di Zaia come “molto” o “abbastanza” efficaceFedriga ottiene un 64%, mentre Proietti si ferma al 53%.

A ridosso del podio, con un 52% di consensi, si collocano Roberto Occhiuto (Calabria, Forza Italia), in forte crescita (+6%), e Vincenzo De Luca (Campania, Pd), che pur ottenendo la stessa percentuale, registra un calo del 4% rispetto al 2024.

Dei primi cinque in classifica, tre – ZaiaFedriga e De Luca – sono già al secondo mandato e, salvo modifiche alle regole attuali, non potranno ricandidarsi.

Nella parte centrale della classifica troviamo:

  • Eugenio Giani (Pd, Toscana) al 47% (+6%);

  • Il neo-eletto Michele de Pascale (Pd, Emilia-Romagna) al 45%;

  • Alberto Cirio (FI, Piemonte) al 42% (-3%);

  • Vito Bardi (FI, Basilicata) e Marco Bucci (centrodestra, Liguria) entrambi al 39%;

  • Alessandra Todde (M5s, Sardegna) e Francesco Acquaroli (FdI, Marche) al 37%, con quest’ultimo in lieve crescita (+1%).

Nella parte bassa:

  • Attilio Fontana (Lega, Lombardia) e Michele Emiliano (Pd, Puglia) al 35%, ma entrambi in flessione (-3% e -4%);

  • Marco Marsilio (FdI, Abruzzo) stabile al 35%;

  • Francesco Rocca (FdI, Lazio) al 31%, ma in leggera ripresa (+2%);

  • Fanalino di coda Renato Schifani (FI, Sicilia), con un 25% di gradimento, in calo di due punti. (fonte https://www.freedom24news.eu/)

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