- La “Rivoluzione Stradale” dello “Sceriffo” Trantino! Mentre su Facebook è un tripudio di solidarietà e inviti ad andare avanti, tanto da far apparire la sindacatura del povero Enrico come plebiscitaria, sull’altro social, quello di chi non ha le scuole alte e a volte nemmeno gli occhi per piangere, si tace (cit.) […]

- In questo spaccato universo social nel quale, in uno, ci sta la gente bene e nell’altro ci stanno i pureddi si consuma lo psicodramma di una città in divieto di sosta. Una città, Catania, dove le imprese chiudono, le opere pubbliche vanno a rilento, soldi per le manutenzioni non ce ne sono , il mare è inquinato e l’unica speranza viene da un trend turistico che tiene (cit.) […]
Sì, avete capito bene! Ma il problema di Catania è il “TRAFFICO”? Sicuramente si… anche. È quello che con più evidenza impatta direttamente sulla vita dei cittadini. Ma che ritratto ne viene fuori da questo acceso dibattito?
- […] Una città che ha marginalizzato i poveri, spogliandoli di qualunque cosa e che ora li vorrebbe rieducare, additando chi ha seri problemi a mettere sul tavolo il pranzo e la cena, come incivile e delinquente. E costui non deve parlare… perché Tik Tok non è più un social è un manifesto e chi ci scrive non è uno di noi e non può essere accettato al nostro fianco. È un reietto in divieto di sosta e va represso e linciato secondo un concetto di giustizia stradale, dove quel che conta è la classe di merito… come prescrive il codice….della strada (cit.). Conclude l’autore che citiamo con i corsivi.
Noi concludiamo con due testimonianze tratte da TikTok, social del volgo? Forse ma efficacemente popolare. ⬇️