
La Sicilia, terra di sole, di miti, di tradizioni e di civiltà, centro simbolico e geografico del Mediterraneo e da sempre punto d’incontro tra Africa e Europa, tra Oriente e Occidente, con la sua storia ed i protagonisti delle sue vicende è stata rappresentata in numerose opere letterarie, dall’antichità fino ai nostri giorni. A molti però sfugge quanto l’isola di Trinacria, che vide il peregrinare di Odisseo, il genio di Archimede e di Empedocle, il dramma del ratto di Kore e le imprese dello Stupor Mundi Federico II°, sia presente e narrata in numerosi canti della Commedia dantesca, l’opera più importante e significativa della nostra letteratura.
Achille Mazzoleni, nato a Bergamo nel 1864 e laureatosi in Lettere a Pavia, insegnò in Sicilia, ad Acireale, dal 1890 al 1893. Nello stesso 1993 scrisse La Sicilia nella Divina Commedia, un saggio fondamentale per la comprensione della geografia storica, mitico-simbolica e allegorica della somma opera dantesca. Un libro, unico nel suo genere, che mette in luce, a più livelli interpretativi, la costante presenza della Sicilia, dei suoi miti e dei suoi protagonisti storici nei canti della Divina Commedia e nella visione escatologica, esoterica, umana e cosmogonica di Dante Alighieri.
Nell’ambito di un vasto progetto di ripubblicazione di numerose opere dedicate al sommo poeta, erudito ed iniziato fiorentino e all’interpretazione delle sue opere, partito nel 2021 in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte e tutt’oggi in piena evoluzione, le Edizioni Aurora Boreale non potevano esimersi di ridare alle stampe un saggio fondamentale quale quello di Mazzoleni. La Sicilia nella Divina Commedia è un libro che tutti gli amanti e gli studiosi di Dante dovrebbero leggere e dal quale dovrebbero trarre grande insegnamento. Oltre ad essere un piccolo scrigno di inesauribili e preziose informazioni storiche e letterarie, quest’opera di Mazzoleni costituisce soprattutto un profondo atto d’amore verso Dante e verso la Sicilia. Buona lettura!