
Solidarietà si, ma le reazioni non sono come ci si aspettava. La supponenza, l’arroganza, l’autoassoluzioni fanno precipitare il gradimento del sindaco Trantino. Tre testimonianze:
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Solidarietà al Sindaco Trantino. Ma riflettiamo.
Il linguaggio violento e le minacce vanno condannati senza esitazione. Esprimo quindi piena solidarietà al sindaco Trantino per quanto accaduto.
Ma — e sì, c’è un ma — dobbiamo anche interrogarci su ciò che può esasperare i cittadini, al punto da farli esplodere di rabbia.
Nel caso specifico, parliamo di parcheggi negli ospedali.
Da anni abbiamo accettato, e non so quanto sia stato giusto, che i parcheggi ospedalieri siano a pagamento, creando vere e proprie miniere d’oro per chi li gestisce.
E così può succedere che un cittadino, già angosciato per un familiare ricoverato, si trovi anche a dover pagare somme esose o non trovare stalli liberi.
A quel punto, diciamoci la verità, quel cittadino non sceglie: è costretto a parcheggiare dove può, magari in divieto, pur di correre al capezzale di un padre, una madre, un figlio, una moglie.
Uscendo, troverà le ganasce alla macchina e una multa salatissima. Ma davvero questo aiuta?
A cosa serve bloccare un’auto che sta già ostruendo la viabilità, se non a prolungare l’ostruzione? E come non capire il rischio che quel cittadino, esausto e arrabbiato, vada su tutte le furie?
Nessuna giustificazione per le minacce. Ma chiediamoci: non stiamo forse esasperando i cittadini?
Infine, ricordiamoci — e il sindaco Trantino lo sa — che non sono i cittadini i responsabili della vergogna in cui versano parcheggi e mobilità pubblica a Catania. Antonio Fiumefreddo.»
IL CONTROCANTO