di Giuseppe Panassidi –
«Sono assolutamente sconvolto, ma non meravigliato.
E a dire il vero non mi meraviglio più dall’84.
Sconvolto da come alcune persone, che fino alla vigilia dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose erano pappa e ciccia con l’ex sindaco, presenti insieme a lui in eventi, iniziative, progetti, foto, sorrisi e pacche sulle spalle , oggi improvvisamente si comportano come se nulla fosse mai accaduto. [per non parlare qui del regalo fatto da Naso dell’ex Macello al Presidio Partecipativo per “favorire” in modo dubbio questa associazione – ndr]
Hanno tolto le foto, hanno ripulito i profili, ed eliminano i commenti di chi ricorda pubblicamente quei rapporti.
E allora una domanda sorge spontanea: perché vengono cancellati i commenti?
Cosa c’è da nascondere? Cosa fa così paura da dover cancellare ogni traccia del passato?
In questi giorni vedo una corsa al dissociarsi, al rinnegare, al far finta di non esserci mai stati.
Una corsa che ricorda un passo che, oggi più che mai, sembra terribilmente attuale:
Gesù gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».
Matteo 26:34
E così sta accadendo:
chi fino a ieri difendeva, oggi cancella;
chi fino a ieri stava in prima fila, oggi scappa dalla foto;
chi fino a ieri lodava, oggi rinnega.
Ma la memoria non si cancella con un click.
E soprattutto, la verità non la ferma nessuno».