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Politica

🐸 AMBULANTI E “LAPARI” CHE NON DEAMBULANO. BorzĂŹ e Lauria interrogano.

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Paternò sembra la cittĂ  dei dehorse, ma non solo intesi, come dehors, come indica la parte all’aperto di bar o ristoranti, che insistono sul marciapiede di una via o in una piazza, attrezzata con tavolini e sedie per i clienti, ma anche nell’accezione eccezionale, di ambulanti che non deambulano, ma che operano in sede fissa, che hanno avuto una sorta di autorizzazione per tot metri quadri, di solito 20 o 25 mq. e come per magia questi si decuplicano, per non parlare di quelli che invadono persino le sedi stradali restringendo la corsia di mancia.

Pertanto le dichiarazioni rese dal comandante della polizia locale in consiglio comunale ci sembrano, per essere buoni, quantomeno bislacche se non omissive di un fenomeno che è invasivo in tutta la cittĂ . Questo dovrebbe chiedere il consiglio comunale nelle propria funzione ispettiva e non rimanere passivo alla dichiarazione che il 90% degli ambulanti è in regola. Faccia il censimento di tutte queste attivitĂ , riscontri se le autorizzazioni corrispondono all’effettivo uso dello spazio pubblico e se lo spazio sia proprio quello autorizzato, se questi ambulanti permangano, come a suo dire, fermi per un’ora o giĂš di li. Certo l’inciviltĂ  di un popolo è tale che ognuno crede di potere fare ciò che gli è piĂš comodo, ma certamente la cecitĂ , nel senso che si chiudono gli occhi per variegate ragioni, di chi governa, autorizza de facto, il cittadino a essere fuorilegge come nel selvaggio west. E come si dice, il pesce puzza dalla testa. Le regole ci sono ma nessuno le rispetta e le fa rispettare. E fu cosĂŹ che Paternò è diventata tutta abusiva.

Intanto registriamo un’interrogazione fatta dai consiglieri comunali Francesco BorzĂŹ e Rosanna Lauria. Paternò non può essere permanentemente la cittĂ  della deregulation della legalitĂ .

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