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Politica

DISASTRO SCOLASTICO: IL CASO COLUCCIO CHE ABBATTERÀ NINO NASO

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Nella seduta di ieri è stata depositata in aula la mozione di censura nei confronti dell’Assessore all’Istruzione Francesca Coluccio, alla luce delle gravissime criticità emerse con l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. Adesso scopriremo chi la firma e chi la vota, per scoprire chi a parole critica ma poi alla prova dei fatti si tira indietro.

La città ha assistito a scene che non avremmo mai dovuto vedere, classi sistemate in locali non idonei, androni, ambienti privi di vie di fuga e delle minime garanzie di sicurezza, bambini accomodati sui marciapiedi, famiglie che chiamano i Carabinieri per denunciare una situazione intollerabile.

È il risultato diretto di un assessore assente e un’assessorato improvvisato, incapace di governare un passaggio che era noto da molti mesi. Non si tratta di fatalità, questa emergenza si poteva e si doveva evitare e pianificare con largo anticipo, predisponendo soluzioni alternative già un anno prima dell’avvio dei lavori PNRR. C’era tutto il tempo per programmare,  mappando il patrimonio edilizio disponibile del Comune e dei privati, scegliendo spazi realmente idonei e non locali presi all’ultimo minuto con spese improvvise e buttate al vento.
Garantire la sicurezza e l’agibilità dei locali destinati agli studenti, con certificazioni antincendio, planimetrie di evacuazione e sopralluoghi tecnici obbligatori.

Aprire un tavolo di confronto con famiglie e dirigenti scolastici in modo trasparente, condividendo un crono-programma chiaro, con aggiornamenti costanti, invece di lasciare tutti nel porto oscuro delle nebbie.
Istituire una cabina di regia permanente, un tavolo di monitoraggio che coordinasse lavori PNRR, logistica e servizi, prevenendo il caos degli ultimi giorni. Nulla di tutto questo è stato fatto.

L’assessore Coluccio si è limitata ad annunci autocelebrativi e a soluzioni tampone – come i tanti soldi spesi per locali parrocchiali – che non hanno risolto i problemi, anzi lo hanno.
Che dire infine, Paternò non può permettersi un assessorato all’istruzione che abbandona studenti e famiglie nel disordine e nell’insicurezza e vola in Piemonte. La città, i genitori e i nostri ragazzi meritano rispetto, serietà e responsabilità: tre qualità che l’assessore Coluccio ha dimostrato di non avere.

Adesso questa amministrazione tenta una scalata impervia, ma siamo sicuri che il rimedio che escogiteranno sarà peggiore del male.

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