
L’analisi che facciamo, sul fatto del giorno, è politica, non giudiziaria, anche se si sa che “su u panaru nan si inchi si vagna”. Qualcuno lo ha definito un quadro rischioso per Schifani. Quello che emerge oggi è un contesto pericoloso ,per non dire funereo, del “cerchio magico” del presidente della Regione e dei suoi più strenui sostenitori a qualunque costo. Per non parlare della “liason” con la Lega.
Oltre ai due “big” vi sono nelle richieste di arresto anche i loro, dai deputati regionali, ai “tirapiedi” piazzati nelle ASP siciliane, soprattutto ma anche altrove, una domanda sorge naturale, possibile che questi continuino a governare la Sicilia come se non fosse successo nulla?
La politica non può attendere il verdetto giudiziario per compiere scelte “tranchant”, se davvero tutte le accuse dovessero trovare riscontro davanti al GIP, proprio perché si tratta del governo della Regione e non di altro e le determinazioni dovrebbero essere immediate.
Ancora i fatti non si conoscono nei particolari. Mentre per altri casi le notizie sono state diffuse, anche in maniera molto colorita, quasi persecutoria, in questo caso non si possono avanzare, allo stato, opinioni in merito. Attendere please.