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CATANIA, Pellegrino vs. Trantino: La morale “è che al Cavaliere Nero non gli devi cacà er cazzo” ( cit.Gigi Proietti)

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Realty del grottesco in tre atti, regia di Anonimo & Anonimo, dove questa politica cittadina si rappresenta.
Il Cast : Riccardo Pellegrino, vice–vicario–presidente, aspirante martire di Forza Italia, Enrico Trantino, sindaco,  protagonisti della rissa in diretta da Piazza Duomo, scena magistrale, candidata agli Oscar.

*SCENA PRIMA – LA SEDUTA DEL  CIRCO CONSILIARE

La scena si apre nell’aula del Consiglio Comunale. L’aria è tesa, i microfoni rumoreggiano, civiltà e democrazia svenute sotto gli scranni. Pellegrino, furioso, si erge dichiarando: “Questo è il peggior sindaco di Catania!”
Trantino fa il sordomuto, ma rimugina interiormente pensando: “Peggior sindaco? Aspetta, che ti servo” Seguono applausi sarcastici. Qualcuno urla “BRAVO!”, altri chiedono se il servizio d’ordine distribuisce patatine e popcorn. Sipario.

*SCENA SECONDA – “IL DUOMO E LA STRATTONATA”

In Piazza Duomo la tensione sale. Secondo alcuni spettatori, Pellegrino urla: “Avete la rogna a casa vostra! ”Trantino, si gira stizzito e reagisce: “A casa mia? Ma quale casa? Quella istituzionale o quella con il mutuo?” Poi, da sindaco energumeno, decide di chiarire la questione passando alle vie di fatto, si avvicina e arriva la strattonata-ordinanza sindacale al collo e alle spalle. Un gesto da lotta greco-romana comunale. E parte l’applauso degli spettatori. Segue la sub-scena: Pellegrino va al Pronto Soccorso per “accertamenti”. Sarà stato accertato un colpo di “spacchio” e lieve trauma alla dignità politica? Prognosi segretata fino alla prossima elezione.

*SCENA TERZA – IL MONOLOGO DEL SINDACO

Trantino, da vero protagonista del teatro istituzionale, diffonde una nota solenne: “Ritengo superfluo ricordare il profilo pubblico e giudiziario del soggetto in questione…” Tradotto: “Lui è peggio di me, quindi non vale. Io rappresento il cambiamento, il rinnovamento.” di come cambiare le regole di un litigio politico,  da “verbale” a “fisico”. E il cittadino comune seduto in platea nel guardare tutta la sit-com, si pone qualche domanda: “Ma sono questi che dovrebbero amministrare la città?” Perché qui la politica è diventata farsa, la democrazia una scenetta, e la dignità… un referto medico.

*LA MORALE: “È che al Cavaliere Nero non gli devi cacà er cazzo”  (cit.Gigi Proietti)

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