Una settimana fa avevamo intervistato l’assessore Savarino ↓
PARCO DELL’ETNA, NE ABBIAMO PARLATO CON L’ASSESSORE SAVARINO
Nel corso dell’intervista, come si nota nel video sopra, abbiamo, tra l’altro, informato, l’assessore, delle gravi criticità esistenti all’interno dell’Ente. Adesso se non bastasse la grana dei Crateri Silvestri e tutte le ulteriori azioni emulative compiute da altri proprietari di “pezzi” di Etna, arriva una forte segnalazione al nuovo direttore, che sottolinea, appunto, enormi gravità. Lettera inviata dall’Ing. Giuseppe Panassidi, il quale, nei due mesi antecedenti dall’incarico formale, era stato chiamato dall’Ente Parco, per risolvere un’emergenza, in quanto tutto il sistema informatico, telefonico e del protocollo risultavano bloccati o malfunzionanti. Nel giro di pochissimo tempo l’ing. Panassidi ha scongiurato il disastro, eseguendo un intervento immediato e del tutto gratuito. Adesso tutto precipita per l’arroganza di una classe burocratica inadeguata, una vicenda, questa, che preluda atri guai?  Ma leggiamo i fatti esposti dallo stesso Panassidi:
Alla cortese attenzione del Direttore Reggente dell’Ente Parco dell’Etna Giuseppe Battaglia
Gentile direttore,
le scrivo in qualità di tecnico incaricato dal Parco dell’Etna, con provvedimento n. 44 del 23 aprile 2025, per l’analisi e la verifica del funzionamento del CED e della rete interna degli uffici.
A seguito di tale incarico, ho redatto e consegnato una relazione tecnica di dieci pagine, nella quale ho descritto le numerose problematiche riscontrate e proposto soluzioni sia a breve che a lungo termine.
Tra gli interventi principali era prevista la reimplementazione dei server mediante un cluster Proxmox, soluzione moderna, sicura ed efficiente, individuata per sostituire l’attuale infrastruttura ormai obsoleta e priva dei criteri di sicurezza necessari alla gestione di un ente pubblico.
Considerato che il server dedicato è stato, ad oggi, usato non più del 30% delle sue potenzialità e vista la salute precaria dei soli dischi SAS, al fine di evitare una quasi certa perdita di dati e di garantire la continuità di servizio dell’ ente è stato già implementata la soluzione di virtualizzazione basata su Proxmox usando, come soluzione momentanea, un cluster formato da 3 pc da ufficio, in attesa dell’acquisto di dischi SATA di nuova generazione più veloci, economici ed efficienti.
Ad oggi, rimarrebbe soltanto da migrare l’ambiente operativo sul server principale, operazione che richiederebbe non più di due giornate lavorative a fronte di oltre 3 settimane di lavoro totale.
Segnalo che dal 3 agosto il Parco dispone già dei nuovi dischi SATA necessari per la migrazione.
Il CED, da mesi, sta dunque funzionando su una soluzione provvisoria con l’unico scopo di garantirne la continuità di servizio ma che, tuttavia, non è idonea ad un funzionamento prolungato.
Apprendo inoltre che il Parco avrebbe recentemente avviato una consultazione sul MEPA per l’assegnazione del lavoro relativo alla realizzazione del cluster Proxmox, senza che la mia azienda sia stata contattata, nonostante il lavoro risulti già completato e operativo, mancando solo della fase di migrazione sul server principale.
Ritengo pertanto doveroso portare alla Sua attenzione questa situazione, sia per tutelare il patrimonio informatico del Parco, sia per evitare duplicazioni di spesa pubblica mettendomi gratuitamente a disposizione per la risoluzione di qualsiasi problematica già affrontata durante la mia dettagliata analisi.
Resto, inoltre, a completa disposizione per ogni chiarimento tecnico e per concordare le modalità di completamento della migrazione, nell’interesse dell’Ente e con la massima urgenza, così da garantire stabilità e sicurezza ai sistemi informativi del Parco.
La ringrazio per l’attenzione e resto in attesa di un Suo gentile riscontro.
Cordiali saluti
Paternò, 27/10/2025
Giuseppe Panassidi