
Il Parco dell’Etna è un gioiello mondiale affossato da una burocrazia interna “malata”. Tante le denunce e le inchieste, i fascicoli aperti, ammorbano il sito patrimonio dall’UNESCO, fanno si che l’Etna tesoro prezioso che la natura ci ha donato venga mortificato, e mortifichi anche la visione che da ultimo è stata messa in campo da alcuni convegni promossi, dal Parco stesso e che ha prodotto una pubblicazione di pregio. Ma la burocrazia del Parco che si muove tra l’inedia, l’arroganza, e gli abusi, rendendo tutto troppo complicato.
Gli utenti, i fornitori di servizi, ma tutto l’indotto ci riferiscono di atteggiamenti che questa burocrazia adotta e che ci sembrano ingiustificabili.
Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale al territorio/ambiente Savarino, che alla fine dell’intervista ha fatto riferimento preciso a mafia e agli eroi antimafia… sarà stato casuale? Oppure è un messaggio sotteso preciso?