
Mentre qualcuno propaganda “coltiviamo bellezza”, non viene affrontato l’autentico disastro globale nel quale versa la città, nascondendo così la sporcizia sotto il tappeto. Ma la cruda realtà viene fuori, ed è questa che testimoniamo in foto.
È davvero allarmante constatare come a Paternò si tenda a mascherare le inefficienze e i problemi reali con campagne che, pur apparentemente nobili, servono solo a deviare lo sguardo dalle vere difficoltà. È inaccettabile che si utilizzi uno slogan come “coltiviamo bellezza” mentre ci si rifiuta, dolosamente, di affrontare in modo concreto il degrado culturale, delle infrastrutture, in particolare le strade.
Le strade in cattivo stato non sono solo un fastidio per gli automobilisti, ma rappresentano un vero e proprio pericolo per la sicurezza dei cittadini. Inoltre, la scarsa manutenzione delle strade è un riflesso della mancanza di attenzione verso i problemi quotidiani che affliggono la comunità. Non si può propagandare la bellezza senza prendersi cura di ciò che già esiste; è fondamentale affrontare per risolverle le questioni impellenti prima di lanciarsi in campagne che sembrano più una questione di immagine, pro domo sua, che un interesse sincero per il benessere della cittadinanza.
Invocare la “bellezza” senza affrontare il tema di una reale riqualificazione e senza piani di intervento efficaci e coerenti rende la campagna poco credibile. I cittadini meritano più rispetto e trasparenza. È imperativo che le amministrazioni locali, ed anche le associazioni al servizio, assumano la responsabilità e si impegnino a migliorare non solo l’aspetto estetico ma anche l’efficienza e la funzionalità della città. Solo così si potrà davvero coltivare e preservare la bellezza, non come un miraggio, ma come un obiettivo concreto e raggiungibile.