
La decisione di pedonalizzare il lungomare di Catania ha generato nuove discussioni animate tra i commercianti e l’amministrazione comunale.
L’amministrazione sostiene che la pedonalizzazione porterà a una maggiore valorizzazione del lungomare, aumentandone l’attrattiva turistica nel lungo termine. Si punta a trasformare l’area in un punto di ritrovo per cittadini e visitatori, e per compensare i cali di vendite nella fase iniziale, si promette di organizzare eventi culturali e mercati, sperando di attirare più visitatori. Come se la precedente esperienza di Castello Ursino non fosse servita a nulla.
Proprio nell’esperienza della pedonalizzazione del Castello Ursino i commercianti hanno registrato perdite significative, alcuni hanno perfino chiuso le proprie attività, e quelli che ancora resistono a stento, parlano di un calo oltre il 60% negli incassi. Malgrado eventi e spettacoli. Questo è stato attribuito alla difficoltà di raggiungere le attività commerciali a causa della chiusura al traffico.
Non si rende conto, questa amministrazione, che sarà ancora più problematico raggiungere proprio il lungomare, per la distanza dal centro e per la mancanza della metro. La riduzione della viabilità per i veicoli farà sì che molti clienti preferiranno non recarsi nei negozi, nei ristoranti, nelle attività del lungomare, portando così ad un isolamento per le attività commerciali della zona. Molti esercenti sono preoccupati per il loro destino e chiedono che vengano attuate strategie per migliorare l’accessibilità al lungomare. Molti hanno chiesto un riesame delle misure di pedonalizzazione per evitare di compromettere ulteriormente il loro lavoro.
Guardiamo il video/denuncia di Cronache Catanesi ⬇️: