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POLITICA E MAFIA, IL VOTO DI SCAMBIO È UGUALE PER TUTTI?

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La magistratura processa giustamente la presunta mala-politica, anche se tutti i casi non vengono equiparati nel giudizio preliminare. Oggi su La Sicilia un aggiornamento di Laura Distefano per l’inchiesta “Mercurio” che vede indagati politici annotati nel pezzo:

«La decisione del gup arriverà fra tre mesi, precisamente il 17 febbraio. Ma potrebbe anche slittare considerando che dovranno discutere i difensori. Il caso giudiziario è uno di quelli che ha portato qualche mal di pancia alla maggioranza dell’Assemblea Regionale. L’inchiesta “Mercurio”, scattata lo scorso febbraio, ha messo in dubbio la correttezza della campagna elettorale dell’ex deputato regionale Giuseppe Castiglione, che ha vinto lo scranno di Palazzo dei Normanni fra le file del Movimento per l’Autonomia. Per la procura di Catania quella vittoria sarebbe arrivata anche grazie ai voti dei Santapaola. Ricostruzione accusatoria da sempre respinta dal politico catanese, che è al momento ai domiciliari.

Ieri la pm Raffaella Vinciguerra, che ha coordinato le indagini del Ros, ha chiesta al gup Fabio Di Giacomo Barbagallo di rinviare a giudizio Castiglione per l’accusa di voto di scambio politico mafioso. E la stessa richiesta è stata avanzata per i due ex dipendenti AmtsDomenico Colombo e Giuseppe Coco, che avrebbero fatto da collegamento con il gruppo mafioso del Castello Ursino di Catania. Hanno scelto il rito abbreviato Ernesto Marletta, il boss del Castello Ursino. La pm ha chiesto per lui la condanna a 20 anni: l’imputato deve rispondere oltre che di voto di scambio anche di associazione mafiosa ed estorsione. Per Rosario Bucolo, invece, chiesti 6 anni con il riconoscimento dell’attenuante della collaborazione.

Ma non ci sarebbero solo le Regionali “macchiate” da un patto corruttivo fra politica e mafia secondo la procura etnea, ma anche le ultime amministrative di Misterbianco e Ramacca. Il sostituto procuratore ha chiesto il processo anche per Matteo Marchese, ex consigliere comunale di Minoranza di Misterbianco che dopo l’arresto si è dimesso, e per il già sindaco della città del carciofo violettoNunzio Vitale. Abbreviato per il consigliere comunale di Ramacca, Salvatore Fornaro. La pm ha chiesto 10 anni».

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