
Riscontriamo con stupore l’articolo di IENE SICULE, testata che non è mai stata complessivamente tenera nei confronti dei personaggi coinvolti nell’inchiesta, sull’ARS e Regione, che è esplosa sui media, e che riporta una nota a firma dell’Osservatorio Politico Catania. Leggiamo bene:
«Riflessioni sulle ultime “uscite” di uomini di governo in probabile ricerca di “verginità politica”: che spettacolo farisaico!
Quotidianamente rimaniamo stupiti da ciò che leggiamo nella rassegna stampa siciliana.
Ieri Schifani che blinda la manovra e dichiara “niente mance”, dimentica però che è il governo regionale a proporre all’ARS la manovra finanziaria, compresa quelle passate. Si anche quella di cui tutti parlano, ma anche dove tutti hanno trovato “ristoro”, per dire le cose come stanno.
Senza l’avallo del Governatore ci pare difficile che tutti abbiano trovato l’accordo per votarla così come è avvenuto. E poi definire mance quelle che in definitiva sono contributi al territorio ne passa. Certo bisogna essere rigorosi nel controllo a valle.
Oggi leggiamo l’intervista al sindaco di Catania, che in luogo di parlare dei gravi problemi della città che amministra, invece si arrampica su alcuni temi che riguardano l’ARS. «Ho combattuto le mancette all’ARS» si intitola l’intervista, tra virgolette. Poi ci spiegherà come e quando.
Atteso che tra le mancette (come li definisce Trantino) contestate sono proprio i capodanni a piazza Duomo, di cui l’ultimo fatto da Mediaset. Mediaset capito? Chi ha affidato l’organizzazione agli imprenditori, stante che le somme della Regione sono state introitate dal comune di Catania? Il suo staff con chi ha concertato il tutto?
Siamo alle solite, ognuno si pone “ove convenga”, al momento. Quanta ipocrisia. Tanto dovevamo. Vi ringraziamo anticipatamente per lo spazio che ci darete.
Mario Catone
Presidente Osservatorio Politico Catania»