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Politica

SCUOLA: IL COMUNICATO CONGIUNTO DELLE CONSIGLIERE “PASIONARIE” BENFATTO E LAURIA

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COMUNICATO CONGIUNTO LAURIA-BENFATTO

«Ancora una volta tocca a noi ricordare all’Assessore Coluccio una cosa elementare: il Consiglio comunale indirizza e controlla, la Giunta gestisce. Sono due funzioni distinte, che lei continua a confondere. Per opportunismo? Per ignoranza del ruolo? Forse entrambe.

Il diritto di dissentire non ce lo toglierà nessuno, men che meno un’Assessora che, davanti a un disastro amministrativo, invece di chiedere scusa attacca chi le fa notare l’evidenza. La verità è che mentre noi portavamo la voce delle famiglie dentro le istituzioni, lei preferiva la comfort zone di una telecamera, con la voce tremante, l’arroganza solita e quel senso di superiorità che non si regge su nulla.
Quando centinaia di genitori si sono ribellati, lei ha avuto il coraggio – o la sfrontatezza – di accusare noi consigliere di “aizzare” la protesta. È il contrario: siamo state travolte dalle lamentele, come chiunque può verificare sui social, nei commenti, nelle testimonianze. Noi eravamo davanti alle scuole con le famiglie e le forze dell’ordine, lei era assente.
La sua reazione? Tentare di buttare tutto addosso alla Dirigente scolastica. Scaricare su chi ha cercato, da sola, di gestire un disastro creato dall’Amministrazione. Questo è il punto più basso: attaccare chi lavora, mentre lei scappa. Non è solo inadeguatezza politica, è miseria istituzionale.
Poi la perla: “il 17 agosto mi sono sacrificata per cercare le aule”. Ma ci sta prendendo in giro? Non è un sacrificio, è la diretta conseguenza di mesi di nulla. Si è insediata a maggio e si è ricordata del problema solo a Ferragosto, dopo aver postato le sue foto al mare. E adesso cerca persino comprensione? Il punto non è che ha dovuto lavorare ad agosto. Il punto è che prima non ha fatto assolutamente niente.
E non finisce qui. Dopo aver sperperato decine di migliaia di euro in locali parrocchiali inadatti, ha detto che forse era meglio fare i doppi turni. Prima spende soldi pubblici, poi ammette che non serviva. Programmazione zero. Coerenza meno uno.
E quando le famiglie denunciano la realtà – bambini parcheggiati negli androni, senza vie di fuga, senza sicurezza – lei cosa fa? Invece di assumersi la responsabilità, attacca. Attacca le dirigenti, attacca i consiglieri, attacca le famiglie. L’unica cosa che riesce ad “aizzare”, Assessore, è la rabbia dei cittadini, indignati dalla sua inadeguatezza.
E come se non bastasse, insulta chi è stato eletto con il voto popolare, definendoci “consigliere ai margini”. Marginali? Siamo state capolista, elette con il consenso diretto. Non nominate per riempire una casella vuota in una Giunta disperata. Noi siamo qui perché i cittadini ci hanno scelto. Lei, no. Lei è stata catapultata. E la differenza si vede: noi parliamo in aula, lei si nasconde dietro una telecamera.
Nel merito? Il finanziamento Don Milani è saltato per colpa vostra, perché non è stato firmato l’accordo di programma. Atto gestionale. Quindi vostro. Non nostro. È troppo comodo prendersi i meriti quando arrivano i fondi e scappare quando arrivano i problemi.
Anche il Sindaco, solo pochi giorni prima dell’apertura delle scuole, dichiarava che “era tutto a posto”. Poi la realtà: scuole nel caos, famiglie umiliate, bambini in pericolo. Non è fatalità. È incapacità.
E mentre la città chiedeva serietà, lei rispondeva con presunzione, attacchi, vittimismo e un’irritante autocelebrazione. Ma l’unico spettacolo andato in scena è stato quello della sua totale mancanza di responsabilità.
Noi abbiamo fatto ciò che la democrazia ci impone: interrogazione, mozione di censura, richiesta di Consiglio straordinario. Perché la politica si fa nelle sedi istituzionali. Non sui social, né con lo sguardo livido in diretta video.
Siamo pronte a discutere in aula. Lei, invece, fugge. E questo silenzio pesa. Perché non è solo assenza fisica: è assenza politica, è debolezza, è paura del confronto.
  • La verità è una, e brucia:
  • I bambini sono senza sicurezza.
  • Le famiglie senza risposte.
  • I soldi pubblici sprecati.
  • Le dirigenti lasciate sole.
  • I problemi noti da mesi, ignorati.
  • Le scuse mai arrivate.
E al posto delle soluzioni, solo post, accuse, sceneggiate e arroganza.
Non è un errore, Assessore Coluccio. È un fallimento. Il suo. E sotto gli occhi di tutta la città»
Mariabarbara Benfatto
Rosanna Lauria

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