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SCUOLA, IL POPOLO SOCIAL INSORGE MA ARRIVA LA CENSURA NASISTA

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Proprio così. In una tranquilla domenica paternese si consacra il momento in cui la politica ancora una volta smette di essere confronto e diventa cabaret. Ed è quello in cui un sindaco e un assessore, a pochi minuti dalla pubblicazione di un proprio video, corrono a cancellare tutti i commenti critici.
Cancellano le voci, le critiche, il dissenso. Ma non possono cancellare la realtà: quella dei cittadini, delle famiglie, dei bambini che ogni giorno fanno i conti con i loro fallimenti amministrativi. Questa inscenata non è comunicazione istituzionale, non è più nemmeno propaganda di basso profilo, non so più come definirla… Forse la triste vetrina di chi non accetta che la città non li segua più, di chi teme la verità più dei problemi che crea e non risolve.
Cancellano i commenti, che significa spegnere la voce del popolo. Neanche nelle dittature più turpe il diritto di dissentire veniva messo a tacere con tanta velocità e superficialità. Sono talmente imbarazzanti che provo vergogna io per loro.
Ma ogni parola rimossa, ogni critica oscurata, grida ancora più forte: La città ha parlato, loro hanno solo tappato le orecchie, oscurato il dissenso. E mentre cancellano i commenti, la città cancella loro.

Noi, però, che siamo più attrezzati siamo riusciti a catturarli i commenti, prima che loro li cancellassero, abbiate la pazienza di leggerli dopo lo sforzo:

… e continueremo a pubblicare altri commenti

 

 

 

 

 

 

 

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