Dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Paternò, decretato nei giorni scorsi a causa di infiltrazioni mafiose, il gruppo del Fratelli d’Italia a Paternò, attraverso l’ex capogruppo consiliare Alfio Virgolini, ha pubblicato un comunicato in cui si definisce “opposizione ferma ma rispettosa delle istituzioni”. Questo sottolinea che Virgolini resta figura di rilievo in Fratelli d’Italia locale e che il partito cerca di “ripartire” con una offerta politica chiara in seguito alla crisi del Comune.
Nessun annuncio ufficiale: non c’è alcun comunicato stampa che dica “Alfio Virgolini sia candidato sindaco a Paternò nelle prossime elezioni”, non ci sono tempistiche certe dato lo scioglimento e la nomina di una commissione straordinaria per 18/24 mesi, non si sa ancora quando si tornerà a votare, però in questo contesto la designazione di un candidato, anche se probabile che sia proprio Virgolini, non appare ancora pubblicamente. Non risultano voci affidabili o dichiarazioni delle alte cariche del partito che confermino che Fratelli d’Italia abbia scelto Virgolini come “l’uomo da candidare” per il futuro. Però, dopo gli eventi recenti, dopo la riunione del 27 novembre alla presenza del proconsole di Giorgia Meloni, Luca Sbardella, dei deputati regionali, nazionali ed europei, la scelta precisa di convocare solamente gli ex consiglieri comunali, che lo sostengono apertamente, e le dichiarazioni che è da lì che si riparte, la posizione di Alfio Virgolini emerge con forza all’interno di Fratelli d’Italia. Le circostanze rendono ragionevole ipotizzare che possa davvero essere considerato come il candidato sindaco. Malgrado che oggi ancora non esista oggi nessuna conferma ufficiale o fonte pubblica che lo confermi, l’ipotesi è più che viva, e anche se allo stato non è ancora data per fatta”, che sa leggere la politica ermetica che non si esprime quasi mai chiaramente, decodifica questi segnali molto bene.
