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LA NUOVA DC LIBERI E FOTTI. CEFPAS + GEA = LE MANI SULLA SANITÀ

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MINACCIAVANO QUERELE, GLI HANNO RISPOSTO I ROS

 

da Palermo Giovanni Coriolano

Come abbiamo avuto modo di scrivere in numerose occasioni , da ben due anni e ben prima che emergessero gli esiti delle indagini condotte dai Ros, il sistema tentacolare proprio del metodo Cuffaro, era ormai arrivato ovunque. Dall’Assessorato alla Famiglia e del Lavoro, alle II.PP.A.B., a quello della Funzione Pubblica e delle Autonomie Locali, passando per la Sanità, i Consorzi di Bonifica, la Protezione Civile, e tanto altro ancora.
Cuffaro sembrerebbe avere coniato un nuovo appello per la sua Democrazia Cristiana mutuando, alla cuffariana maniera, valori non suoi che ha distorto a suo uso e consumo. Cosi, mentre don Luigi Strurzo lanciava l’appello ai Liberi e Forti, per unirsi sotto il simbolo dello scudo crociato, cosi Cuffaro lanciava, per la sua Nuova Democrazia Cristiana, l’appello ai Liberi e Fotti, reclutando tra le sue fila vecchi e nuovi, discutibili personaggi, della burocrazia e della politica, e fors’anche di ambienti collegati al malaffare (?).
Per Cuffaro, come è noto, sono stati disposti gli arresti domiciliari ed il divieto di comunicazione con chicchessia, alla luce di un primo troncone di indagine.
Ma sembrerebbe che il 27 novembre scorso (quindi pochi giorni fa) i Ros abbiano depositato in Procura una ulteriore informativa che, tra gli altri argomenti, parla di CEFPAS (ente regionale sottoposto a controllo (???) e vigilanza (???) dell’Assessorato regionale della Salute, guidato da Roberto Sanfilippo, passato di volta in volta, pur di restare in sella, tra i cortigiani dell’On. Mancuso (che non è il sindaco di Adrano) a quelli dell’On. Gallo Afflitto, a quelli dell’On. Di Mauro, fino a quelli di Cuffaro, di cui noi ci siamo occupati in lungo ed in largo, denunciato magagne e inciuci, che adesso anche la Procura ha attenzionato. In questo squallido panorama entrano finalmente anche le strutture sanitarie private accreditate e convenzionate.
In particolare nella nuova informativa, ancora in buona parte top secret, sembrerebbe parlarsi di Roberto Saniflippo inchinato al potere di Cuffaro, prono nella sua casa studio di via Scaduto a Palermo, accompagnato da Totò Calvanico, storico fedelissimo uomo di Cuffaro, di cui ci siano occupati con un nostro recente articolo (al quale rinviamo e che troverete fondo pagina), e di strutture sanitarie private accreditate e convenzionate che rappresentavano e rappresentano per molti aspetti un gran business su cui voleva mettere le mani Cuffaro e la sua cricca. Nell’informativa il focus sembrerebbe ruotare intorno alla “regionalizzazione” del CEFPAS guidato da Roberto Sanfilippo (che i ROS sembrerebbe avere beccato a casa di Cuffaro a baciargli la pantofola?) ed intorno la Comunità Terapeutica Assistita di Ciminna, in provincia di Palermo, gestita dalla Gea srl, riconducibile, come proprietà, sembrerebbe, alla famiglia Cuffaro (alcuni soci sono, o sono stati, della famiglia Calvanico altri della famiglia Cuffaro).
Capiremo meglio, per il CEFPAS e per la sanità privata accreditata e convenzionata, più avanti, leggendo tutta l’informativa dei ROS (ai quali invieremo tutti gli articoli se già non li hanno), e ciò che ne verrà fuori, visto che la procura accenna ad ipotetici, ulteriori illeciti. E noi confermiamo che ce ne sono molti e tutti documentati.
Il tema delle strutture sanitarie accreditate è convenzionate che assicurano la lungo degenza, in Sicilia, ha suscitato negli ultimi anni accesi dibattiti. CTA ed RSA, che erogano prestazioni post acute in favore di disabili psichici ed anziani non più autosufficienti, contribuendo al mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, lamentano rette troppo basse ed insufficienti a garantire la copertura dei costi per assicurare gli standard organizzativi. Nonostante da anni le organizzazioni datoriali lavorino alla rideterminazione delle rette di ricovero, dalla Regione Siciliana, in particolar modo dall’Assessorato regionale della Salute, non arrivano le risposte auspicate. Ed i riconoscimenti ottenuti con fatica sono stati ben al di sotto delle effettive necessità del sistema, per garantire correttamente l’auspicata qualità del servizio.

In questo marasma si sono fatti strada, curiosamente, dei fondi di investimento, esteri, anch’essi sembrerebbero citati nelle ordinanze di Cuffaro & C., che approfittando delle difficoltà del sistema si candidavano a rilevare CTA ed RSA accreditate e convenzionate, offrendo talvolta prezzi di acquisto sensibilmente maggiori rispetto al reale valore delle strutture.
Sul tema, in una “animata” seduta della commissione sanità del 05.11 u.s. [ Questo il resoconto stenografico della seduta in commissione sanità del 5 novembre ] il Presidente di Confindustria Sicilia Socio Sanitaria ha platealmente denunciato che, mentre la Regione non fa ciò che dovrebbe per assicurare le risorse per garantire i necessari livelli essenziali di assistenza, una serie di fondi esteri speculativi cercano di lucrare sulle strutture in difficoltà.
Da informazioni acquisiste sembrerebbe che la Gea srl potrebbe essere una di quelle che e’ stata o è in procinto di essere oggetto di un passaggio di proprietà, verso uno di questi fondi di investimento. Passaggio in realtà solo formale visto che dietro il fondo sembrerebbero esserci Calvanico e Cuffaro, quindi una sorta di specchietto per le allodole, per convincere altri imprenditori in difficoltà a seguire l’esempio della Gea srl.

Qualcuno ci ha anche sussurrato che il ritardo sistemico nell’adeguamento delle rette non è dettato dalle difficoltà finanziarie della Regione Siciliana ma più semplicemente sembrerebbe essere un espediente per far cedere alcuni imprenditori, agevolando le vendite delle loro strutture accreditate e convenzionate. Al momento solo intuizioni, dubbi, perplessità, peraltro messe nero su bianco in commissione sanità il 5 novembre ultimo scorso. Ma che con l’ultima informativa del Ros potrebbero diventare un’altra triste realtà facendo emergere l’ennesimo metodo per soggiogare imprenditori in difficoltà, avvantaggiando speculatori senza scrupoli poi pronti a ricompensare i politici ed i partiti più compiacenti.
E quindi trame, affari, inciuci e fors’anche illeciti, con la complicità di Burocrati (Letizia Di Liberti?) e Manager compiacenti, se non addirittura corrotti, come affermano i ROS, potrebbero riguardare soprattutto la gestione, discutibile, del CEFPAS (che noi denunciamo da anni), ed il tentativo di controllare una fetta di Strutture Sanitarie private accreditate e convenzionate, in attesa che la Bolkestain della sanità entri in vigore dal 01.01.2027, mettendo molti imprenditori in ginocchio.
E qui si ritorna al nuovo appello coniato perla Nuova Democrazia Cristiana, Liberi e Fotti, ma anche quello del divin Giulio: “Il sospetto è l’anticamera della verità”.

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