
Saturno Contro, finisce finalmente di influenzare negativamente questa città dallo scorso novembre, così ci riferiscono gli astrologi. Per poco più di 12 anni Saturno Contro, con la propria influenza astrale, ha impedito a questa comunità di crescere, dí evolversi(?). Per queste ragioni, non astrali, riproporremo puntualmente i fatti e i misfatti che le amministrazioni hanno perpetrato. C’entra la congiunzione astrale negativa di Saturno? Approfondiremo. La certezza empirica è che noi siamo stati scomodi, fastidiosi, proprio come Saturno. Ma adesso tutto sembra essere alle nostre spalle e l’oroscopo, per il 2026, ci offre nuove prospettive ci induce ad insistere, stante che il quadro astrale è mutato. Ricordiamo a tutti che siamo nella città di Galeo, antico sacerdote che prevedeva il futuro. Prevedere, immaginare e predire il futuro, però, non può prescindere dall’analisi attenta del passato e delle sue dinamiche. Per generare un nuovo futuro non si può dimenticare. Nella speranza che non vi sia più Saturno Contro nei nostri cieli.
Approfittando quindi del giorno in cui, per convenzione civile e politica, si tirano le somme, annunciamo, per il nuovo anno, la ripubblicazione sistematica di tutte le inchieste che QTSicilia ha realizzato durante il periodo più opaco e dannoso dell’amministrazione cittadina. Non per nostalgia, ma per dovere. Non per polemica, ma per la verità. Ma anche per cabala (?).
Si tratta delle inchieste giornalistiche puntuali, documentate, spesso scomode, che ponevano domande precise su atti, omissioni, responsabilità amministrative e politiche. Domande rimaste, allora fino ad oggi, senza risposta alcuna. Silenzi ostinati, rimozioni, minimizzazioni, una costante che ha accompagnato quel ciclo amministrativo e che ha contribuito, anche con quei fatti denunciati, al disastro istituzionale successivo, fino allo scioglimento per mafia.
Riproporle oggi non è un’operazione di archivio, né nostalgica, ma un atto politico nel senso più alto del termine, restituire memoria storica e pubblica a una comunità che è stata privata del diritto alla chiarezza.
E farlo in un momento in cui la città è affidata a una Commissione Straordinaria, alla quale riconosciamo (e che vogliamo mettere alla prova), una diversa e migliore sensibilità istituzionale, impressione che abbiamo ricevuto, è un dovere.
A questa Commissione non chiediamo atti di fede, ma verifiche dei fatti denunciati. Non dichiarazioni di principio, ma riscontri rigorosi. Chiediamo contezza, per noi e per il diritto all’informazione di tutti i cittadini, delle questioni sollevate in questi anni da QTSicilia, se le nostre accuse hanno fondamento, se trovano rispondenza negli atti, se emerge una filiera di responsabilità amministrative, non solamente politiche, che non può essere e non deve essere archiviata come “errore del passato”. Rimuoverle è un obbligo.
Se così fosse, se tutto quello scritto è vero, chiediamo che si vada fino in fondo, rimuovendo illeciti e malversazioni. Senza sconti per nessuno, senza gattopardismi, senza la tentazione di cambiare tutto perché nulla cambi, costi quel che costi. La discontinuità vera non si proclama, si pratica. E passa, inevitabilmente, dalla verità dei fatti e da soluzioni limpide, finalmente sottratte alla zona grigia dell’impunità amministrativa. Questo è il senso dell’Amarcord giornalistico che ci accingeremo a riproporre nel 2026. Non ricordare per un mero esercizio scolastico, ma ricordare con la ricerca, oggi, della verità.