Connect with us

In primo piano

BENFATTO VS. FDI PATERNÒ (?) SCRIVE LA BASE DEL PARTITO, I MILITANTI VERI

Pubblicato

il

La vera forza non è guardare a ciò che tenta di toglierti chi ha le stellette (immeritate), ma a ciò che si può ancora costruire. Migliaia di prese di posizioni, pubbliche piuttosto che in privato, ribadiscono che erano presenti quando nessuno ci credeva. Sono i militanti, la base che non ci sta, che non si sottraggono ad aderire al caso che Mariabarbara Benfatto, sostenendola, ha fatto esplodere con franchezza e senza ipocrisia. Hanno tutti la voglia di resistere e lottare, ancora oggi, per restituire a Paternò la dignità che merita. Il futuro appartiene a loro che non smettono ancora di crederci.

Riportiamo sotto solo tre prese di posizioni pubbliche, per motivi di spazio, che abbiamo registrato e che ci sembrano significative, continuate a scriverci:

  • GIUSEPPE PRIVITERA: “Mai nulla è perso, se nel fondo del tempo si custodiscono le radici.
    Ma le radici non bastano, se non sanno parlare al vento nuovo.
    Solo chi si rinnova, chi affida il seme al cuore delle nuove generazioni, può mantenere vivo ciò che è stato.
    Non serve il ricordo, se non si fa proposta. Non serve la memoria, se non si fa visione. Le menti pensanti non sono ornamenti: Ma sono strumenti di futuro nuovo! E non necessita Sopprimere solo perché non si vuole prendere atto di cambiare. Per timore o per egoismo, è come spegnere una luce per paura che illumini troppo. Chi ha avuto la propria occasione, lasci ora spazio al coraggio dei giovani, a chi non vuole restaurare, ma costruire. Siate quella bussola per la giusta rotta, di chi possa scoprire nuovi orizzonti!
    Non si vive di quello che si è stati, ma di ciò che si è disposti a diventare.
    Senza chiedere ciò che il paese possa darti, ma ciò che si possa dare al proprio PAESE Per renderlo GRANDE. E che possa DARE FIEREZZA DI POTERSI CONFRONTARE CON TUTTO E TUTTI!”
  • VINCENT BORRATA: “Cara Mariabarbara Ormai la strada intrapresa dal partito locale non è quella percorsa anni fa quando si è fatta tanta gavetta e militanza per portare avanti un’idea un progetto.
    Oggi la meritocrazia non paga, tanto è vero che chi si è speso per far crescere il partito a Paternò e che ha fatto tanto per lo stesso, quando si stava al 2% e quando nessuno voleva puntare 1 soldo su di noi, oggi si trova ai disperso nei ricordi remoti senza arte né parte. Sul carro dei vincitori piace viaggiare a tutti soprattutto a chi sale gratis e senza aver mai fatto il biglietto.
    Gli interessi uni-personali sono più amplificati di tutto il resto.
    Sei stata coraggiosa e cazzuta, non sei sola”.
  • GIUSEPPE PAPARO: “Hai detto bene. Io c’ero, anch’io. C’ero quando non era di moda dire “sono di Fratelli d’Italia”, quando farlo significava metterci la faccia, la fatica e il cuore. C’ero quando si montavano i gazebo in piazza, quando si raccoglievano firme vere tra la gente, senza apparati né riflettori. Oggi vedere quello che è diventato questo partito a livello locale fa male. Fa rabbia. Perché chi ha fatto gavetta vera, chi ha lottato, chi ci ha creduto, oggi viene messo da parte o addirittura colpito. I paracadutati, gli yes-men, quelli che non si sono mai sporcati le mani, salgono sul carro, manco avessero vinto qualcosa loro. Salgono gratis, come dici tu, e pretendono pure di guidare. Io non ci sto. Non ci sto a vedere l’ideale trasformato in passerella. Non ci sto a vedere chi ha memoria, coscienza e onestà intellettuale essere messo alla gogna mentre chi ha fallito nella città resta protetto sotto le ali di chi ha più potere. Sì, sono arrabbiato. Ma non mi piego. E chi oggi si volta dall’altra parte, domani dovrà avere il coraggio di guardarsi allo specchio. Io continuerò a dire le cose come stanno, anche se questo significa restare solo. Ma sia chiaro: non sono io ad essermi allontanato dal partito. È il partito locale che si è allontanato da sé stesso. Dimenticavo una cosa, forse la più importante: i manifesti, li attaccavamo noi. Di notte, al freddo, senza chiedere nulla in cambio. Eravamo noi….. quando nessuno ci credeva. I veri militanti siamo noi. E questo, che piaccia o no, non ce lo potrà mai togliere nessuno.

NULL’ALTRO DA AGGIUNGERE

 

Sondaggi