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I LAVORI ETERNI. ATTENTI ALLA CUMACCA

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Capiamo la frustrazione che attanaglia il cittadino, per una situazione purtroppo comune in questa città: annunci di grandi opere, conferenze stampa, inaugurazioni, promesse di sviluppo… ma poi i cantieri rimangono incompiuti o vanno avanti a rilento e il contenzioso con le ditte appaltatrici assume proporzioni pantagrueliche, con il rischio concreto di perdere i finanziamenti, di tornare indietro i soldi, e mettere il comune a rischio default.

Il sindaco di Paternò, Nino Naso, negli ultimi anni ha annunciato a profusione notizie su numerosi finanziamenti riguardanti i lavori pubblici, scuole, strade e impianti sportivi, progetti di riqualificazione urbana, ma la realizzazione concreta sembra spesso rimanere vana.

Le cause possono essere attribuite a iter burocratici lenti, che bloccano l’effettiva partenza dei cantieri anche dopo l’ottenimento dei fondi; a progetti incompleti o mal gestiti, che costringono a revisioni continue; mancanza di trasparenza sui reali tempi e sulle fasi di avanzamento, per non parlare delle inaugurazioni simboliche (spesso a fini elettorali), anche se poi è il mancato completamento effettivo delle opere ad essere il tema ricorrente.

L’intervento più interessante, in tal senso, lo ha fatto l’assessore alla legalità Pippo Torrisi, qualche tempo fa in pieno consiglio comunale, quando ha affrontato proprio il tema della legalità nei lavori pubblici, così sottolineava: «Non è possibile che a Paternò vi siano lavori pubblici che non vengono completati o che vengono incrementati da importi non dovuti […] non è possibile che i rapporti fra l’amministrazione comunale e i funzionari siano impostati sul volemose bene […] l’assessore dà solamente l’indirizzo politico ai funzionari, quindi dobbiamo intervenire anche sul discorso dei funzionari […] è un problema di controllo, di verifica, del comportamento dei funzionari di questo comune, in sostanza il potere decisionale che una volta era degli assessori, è dei capi unità operativa […] quello che deve realizzare gli atti è il funzionario».
È davvero preoccupante sentire lamentele sulla stagnazione dei lavori pubblici, soprattutto da una figura autorevole come l’assessore Pippo Torrisi. La mancata conclusione di progetti cruciali non solo compromette la funzionalità delle infrastrutture, ma ha anche un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini. Questo stato di incuria e ritardi cronici mette in evidenza non solo una cattiva gestione, ma anche una mancanza di responsabilità e di trasparenza da parte delle istituzioni comunali.

È fondamentale che ci siano spiegazioni chiare riguardo alle cause di questi ritardi. I cittadini hanno il diritto di comprendere perché i lavori si prolungano senza un apparente motivo e, soprattutto, quali misure vengono adottate per risolvere la situazione. È anche essenziale che il consiglio comunale assuma un ruolo attivo nel monitorare i progressi e nel garantire che le promesse fatte vengano mantenute.

In questa situazione, è necessario porre domande difficili ed esigere risposte concrete. La mancanza di progresso nei lavori pubblici non è accettabile e l’amministrazione deve essere chiamata a rendere conto delle sue azioni, così da ripristinare la fiducia della comunità e migliorare l’efficacia dei progetti futuri.
I cittadini meritano di vedere i risultati degli investimenti pubblici e non possono tollerare un continuo rinvio degli impegni assunti.
L’accusa da parte dell’assessore Pippo Torrisi nei confronti dei funzionari per la situazione dei lavori pubblici è un segnale allarmante che mette in luce una crisi di gestione all’interno delle istituzioni locali.
È inaccettabile che, di fronte a problemi così gravi e persistenti, le responsabilità vengono affibbiate solo a singoli individui senza che l’amministrazione comunale abbia mai fatto una seria analisi delle dinamiche più ampie che mettono in evidenza l’inefficacia dell’intera macchina amministrativa.

L’accusa verso i funzionari potrebbe sembrare una mossa strategica che mira a scaricare le responsabilità diffuse o a distogliere l’attenzione da altro, da eventuali mancanze sistemiche, inclusi i difetti di pianificazione, di allocazione inadeguata delle risorse e della mancanza di coordinamento.
Invece di puntare il dito in modo unilaterale, sarebbe stato più produttivo avviare un’indagine approfondita per comprendere le cause profonde di questa inefficienza cronica.
Solo una comprensione chiara e globale della situazione permetterà di chiarire il perché tali interventi non riescono a vedere la luce, a non poter consegnare alla città le opere che rimangono incomplete e che creano un disagio diffuso alla popolazione.
Ma l’amministrazione sceglie il silenzio, come se il clima di imbarazzo creato da tali accuse, provenienti dall’interno, doveva essere sopito, per non avere ripercussioni negative, come se non fosse successo nulla, come se la città non avesse il dovere di sapere. Nessuna spiegazione, sulla motivazione dell’imbarazzante intervento e sulla morale complessiva di tutti.
La coltre di omertosa ha consentito così di continuare imperterriti a determinare incarichi di progettazione per milioni di euro, come se questi fossero il fine unico (questa l’impressione che ne deriva) e non anche la realizzazione delle opere. Nessun timore delle conseguenze, nessuna preoccupazione per la messa in discussione dell’operato.
In sintesi, l’approccio ai problemi dovrebbero essere improntati alla ricerca di soluzioni condivise, piuttosto che a puntare solo il dito, senza che l’amministrazione trovi soluzioni adeguate. Solo lavorando seriamente si potrà sperare di superare gli ostacoli e raggiungere gli obiettivi previsti per i lavori pubblici, beneficiando così l’intera comunità. Ma questa è una chimera.

Ecco una panoramica sintetica dei principali lavori pubblici finanziati a Paternò sotto l’amministrazione del sindaco Nino Naso, ci scuserete alcune distrazioni:

Riqualificazione di Via Alcide De Gasperi – finanziamento regionale da 1,6 milioni €: previsto il rifacimento stradale e la realizzazione una di pista ciclabile, in continuità con Viale Kennedy/Corso del Popolo .
Interventi stradali vari per oltre 4 milioni €, tra cui:
manutenzione straordinaria della strada comunale Scalilli (300 mila €)
rifacimento del decoro urbano su Viale Vittorio Emanuele (800 mila €)
riqualificazione di Viale Kennedy con pista ciclabili (3,6 milioni €)
completamento opere urbanistiche nei “Contratti di Quartiere” (1 milione €) .
Restauro urbano da 5 milioni €, per interventi su: via Michelangelo Buonarroti, piazza Indipendenza, via Vittorio Emanuele, via Romiti; recupero della storica Fontana dei “Quattro Canti” e pavimentazione di Piazza della Regione; nuovi 600 loculi al cimitero di via Balatelle .
• Riqualificazione asilo nido in Corso Marco Polo – 220 mila €, per arredi, attrezzature e riqualificazione area esterna  .
• Realizzazione secondo polo dell’infanzia in via Marco Polo – finanziamento di oltre 2 milioni €, per due nuovi plessi da 25 e 59 posti, struttura in legno “a impatto zero”.
• Scuola elementare plesso Falconieri (I.C. Marconi) – affidamento incarico per verifica progetto (adeguamento sismico, energetico e impiantistico) tramite PNRR/M4 C1 – investimento di 3.3 milioni  .

• Contratti di Quartiere (rione Scala Vecchia–Palazzolo): realizzazione di 27 alloggi popolari, strade e piazze, parco giochi e fitodepurazione; va avanti da diversi anni (appalto iniziato nel 2004, ultimazione originaria prevista entro il 2023 ma ancora fermo con contenzioso)  .
• Opere di ampliamento cimiteriale (via Balatelle): appalto per 600 loculi + 80 tombe di famiglia, importo 1,7 milioni €; appalto aggiudicato, ma l’avanzamento ha subito ritardi segnalati tramite manifesti di protesta nel 2021  

In sintesi e per tipologia, importo totale stimato, stato dell’arte:
Strade e ciclovie ~ 5–6 milioni €. Progettati/appaltati, alcuni già iniziati, ma non ancora completati.
Asili e scuole, >3 milioni €, Appalti consegnati, lavori in esecuzione;
Rigenerazione urbana, ~1–4 milioni €, ancora in corso, molti ritardi con rischio perdita dei finanziamenti
Cimiteri, ~ 1,7 milioni €, appalto aggiudicato, cantieri in rallentamento
Ex-macello, Lavori in corso? Dov’è finito il finanziamento?

Quanti di questi cantieri aperti e inaugurati sono stati completati?

Ecco le principali criticità da tenere sotto controllo:
•Contratti di Quartiere (Scala Vecchia). Importo: circa 7 mln €, appalto in fermo, attualmente sospeso. Secondo Martina Ardizzone (M5S), dichiarazione rilasciata a noi durante un’intervista, il cantiere è completamente fermo da mesi e l’impresa ha già avanzato un credito certificato di circa 450 000 € ed è in causa legale con il Comune. Il consiglio comunale ha chiesto chiarimenti urgenti, vista la denuncia dell’impresa e sospensione lavori.
• Cimitero di via Balatelle. Appalto per 600 loculi + 80 tombe, consegna inizialmente prevista entro il 31/12/2023, poi prorogata: 1ª proroga 60 giorni; 2ª proroga 45 giorni; 3ª proroga scadenza fissata al 16/02/2024. Chiedere consuntivo dei SAL, dati di liquidazione alla ditta dopo la scadenza di febbraio 2024 (nonostante proroghe)
• Scuole. Due plessi scolastici in attesa di collaudo: il completamento è ancora fermo, a rischio i fondi regionali/PNR.

Ma poi il consiglio comunale dovrebbe interrogare l’amministrazione anche di: le Salinelle; il palazzo di città in zona Ardizzone, i lavori di piazza Vittorio Veneto; il Velodromo; il caso strano della stazione S. Marco, via Carso, solo per citarne alcuni… ma si potrebbe continuare all’infinito.
E’ vero Paternò è un cantiere aperto, che però non chiude mai. Un consiglio infine, ATTENTI ALLA CUMACCA.