
Finalmente arriva l’atto ispettivo. Il consigliere Aldo Governa apre il vaso di Pandora e interroga l’amministrazione sulla nebulosa AMA SpA. E qualcuno ben informato ci sussurra: “Non si capisce come a fronte di dichiarazioni cosi gravi, che arrivano persino a segnalare un ipotetico falso nel documento triennale (fatte pubblicamente in pieno consiglio) non segue alcun riscontro, neanche da parte dell’organo del controllo analogo chiamati esplicitamente ad intervenire”.
Non poteva essere diversamente, quando non si sa come rispondere alle puntuali contestazioni. Ma né l’amministrazione comunale né il nucleo di valutazione, organo preposto al controllo analogo (se questo è mai stato effettuato) non hanno dato seguito ai loro precisi doveri, quello di rispondere sia per dovere istituzionale ai consiglieri, sia per trasparenza alla stampa, è chiarissimo che ciò che abbiamo sostenuto e scritto da tempo, trova adesso riscontro nel silenzio complice.

Infatti l’AMA SpA passa, nel giro di un anno, da una perdita di 17 mila a 263 mila euro, e ci si chiede che fine hanno fatto i finanziamenti milionari dei fondi REACT-EU ricevuti da AMA per la ricerca delle perdite della rete idrica?
Ancora oggi, però, gli interrogativi o meglio le velate accuse circostanziate, fatte in pieno consiglio comunale, non hanno trovato alcuna risposta, malgrado la denuncia pubblica fatta dal consigliere Governa che ha esercitato il proprio diritto-dovere con un atto ispettivo, così come riportato nel video che trovate sopra, dove cita, tra l’altro, gli organi di stampa che hanno fatto venire fuori i fatti “incriminati”.
Noi di QTSicilia.info assieme alla Gazzetta Rossazzurra, come pubblichiamo sotto, abbiamo da tempo effettuato un monitoraggio continuo sulla partecipata comunale, che ci è apparsa come l’antro di Alì Babà, registrando però un clamoroso silenzio, omertoso, da parte degli organi dell’AMA SpA. Neppure una smentita formale.
Non poteva essere diversamente, quando non si sa come rispondere alle puntuali contestazioni. Ma né l’amministrazione comunale né il nucleo di valutazione, organo preposto al controllo analogo (se questo è mai stato effettuato) non hanno dato seguito ai loro precisi doveri, quello di rispondere sia per dovere istituzionale ai consiglieri, sia per trasparenza alla stampa, è chiarissimo che ciò che abbiamo sostenuto e scritto da tempo, trova adesso riscontro nel silenzio complice.
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