Ormai lo scontro sulla politica locale è senza soluzione di continuità, riceviamo oggi il comunicato della consigliera Mariabarbara Benfatto:
«Quello che si è consumato in Consiglio comunale a Paternò è una delle pagine più buie della politica cittadina. Un intero Consiglio piegato su se stesso, trasformato in un’arena per mettere alla gogna una consigliera colpevole di aver esercitato con serietà e coraggio il proprio mandato.
Un accerchiamento studiato, senza alcuna base giuridica o politica, costruito su accuse inconsistenti già smontate punto per punto in fatto e in diritto. Eppure, il Consiglio è stato convocato e mantenuto in piedi non per discutere dei problemi della città, ma per dare sfogo a un agguato con interventi concordati pensati sotto la regia di chi muove i fili da dietro le quinte se non da dentro, mascherato da pseudo dibattito politico.
Chi ha alzato la voce contro di me, lo ha fatto mentre per anni è rimasto in silenzio davanti al degrado, alle emergenze sociali, alle inefficienze che colpiscono ogni giorno la città. Dove sono stati quando la città aveva bisogno di una visione? Dove erano quando c’era da alzarsi in piedi e difendere i diritti di una comunità?
E ancora più grave è stato il silenzio complice di chi, pur sedendo nella stessa aula, ha scelto di voltarsi dall’altra parte.
C’è chi dice che sono isolata. La verità è un’altra: sono io che mi distacco da un modo di fare politica che non mi appartiene, da un’aula che tradisce ogni giorno la fiducia dei cittadini. E continuerò a stare dalla parte della città, anche se questo significa restare sola. Perché la solitudine nella verità vale più di cento voci nel compromesso».
