
La contro-risposta di Rosanna Lauria, Presidente IV Commissione Consiliare Permanente, non si fa attendere. E corredata di documenti su mozioni approvate dal consiglio comunale e presenze (o meglio assenze) in giunta dell’assessore Coluccio, corroborano abbondantemente le proprie affermazioni. Leggiamo cosa dice:
«Ho letto la lunga, goffa autodifesa dell’assessore Coluccio. Un fiume di parole vuote che, nel tentativo patetico di attaccare, finisce per certificare esattamente ciò che ho denunciato: la sua totale, inaccettabile assenza dalla città, dalle scuole, dai ragazzi. Un assessore fantasma.
Coluccio parla di “ilarità” e “tenerezza”. Io parlo di fatti, e i fatti sono nero su bianco.
Fatti come:
• la sua latitanza sistematica dalla città;
• l’assenza totale di proposte per il mondo scolastico paternese;
• l’abbandono del Consiglio Comunale dei Ragazzi, sepolto sotto promesse sbandierate in pubblico e mai rispettate in privato.
E poiché la verità ha le spalle larghe, mi sono premurata di verificare gli atti.
Da quando Coluccio ha ottenuto la dirigenza scolastica a Valperga (TO), è risultata assente a oltre l’80% delle Giunte comunali. Dunque chiedo: lo stipendio da assessore con quali percentuali viene incassato? Questo è spirito di servizio?
Quanto al progetto contro la violenza sulle donne, l’assessore dovrebbe almeno avere la decenza di non appropriarsi di ciò che non le appartiene: non è una sua iniziativa, ma un frutto del lavoro serio e costante della Commissione, approvato in aula con una mozione, verbalmente e ufficialmente documentata. È stata invitata fin dall’inizio, come dimostrano i verbali. La verità è semplice: ha cercato di salire su un treno in corsa e ora pretende di averlo guidato. Un comportamento indegno di un rappresentante istituzionale.
Sui fondi per mense e asili nido: non sono sue conquiste, ma il risultato di bandi ministeriali e regionali. Coluccio si limita a fare passerelle su finanziamenti arrivati indipendentemente dalla sua azione. Atteggiarsi a protagonista su meriti non propri è una farsa che offende l’intelligenza dei cittadini.
Parla di “competenza”? E allora dovrebbe sapere che c’è una differenza abissale tra un consigliere comunale che propone e una giunta che esegue. Tutto ciò di cui si vanta – disegni, loghi, Punti Viola – è frutto di un lavoro che non le appartiene. La Commissione ha fatto, lei ha solo disatteso e disertato. Non stanno aspettando me. Stanno aspettando lei che mette in atto le proposte, forse ancora non le è chiaro.
Riguardo il CCR, Coluccio finge smemoratezza. Ma il Presidente del Consiglio era informato di ogni passaggio ed è pronto a smentire le sue affermazioni.
Sul tema “visibilità”, voglio essere chiara: non ne ho bisogno. Sono stata eletta democraticamente dai cittadini. Lei invece è stata nominata all’ultimo minuto, come toppa di un’amministrazione in frantumi. È lì per riempire una casella vuota che nessuno per decenza voleva occupare.
E a proposito di competenze: agli atti non risulta alcuna esperienza amministrativa degna di nota. L’unico ruolo scovato è come Coordinatrice della comunicazione all’AMA. Una funzione che nessuno ha mai visto in azione. Coordinava cosa, esattamente? Nessuno lo sa.
Un assessore serio non promette viaggi a Roma ai ragazzi del CCR senza coperture. Far sognare senza basi, illudere i più giovani, è una delle forme più gravi di irresponsabilità istituzionale. È un atto diseducativo, e profondamente scorretto.
Infine, a chi le suggerisce frasi come “la classe non è acqua”, rispondo così: la classe non è recitare davanti alle telecamere, gonfiare comunicati e pretendere anche la firma di chi non è d’accordo . La classe è esserci. In silenzio. Lavorando con rispetto e responsabilità. Le consiglio un bel bagno di umiltà.
Avrei voluto leggere una risposta seria, magari un’assunzione di responsabilità. Invece ho trovato solo vittimismo, livore, e un disperato tentativo di nascondere l’assenza con l’arroganza.
Ecco perché, oggi più di ieri, ribadisco con forza la richiesta di dimissioni.
Un assessore assente non serve a nulla (forse solo a se stessa, che aspetta di concludere l’anno di prova come dirigente scolastico, in Piemonte, per poi visto che riveste una carica pubblica, chiedere il trasferimento qui in Sicilia – ndr). È anzi un danno per la città. E Paternò ha già pagato troppo per l’inconsistenza di questa amministrazione.
L’unica vera difficoltà che ho incontrato in questi mesi?
La sopportazione verso chi, al posto della vergogna, ha scelto la prepotenza. Rosanna Lauria».
A richiesta forniremo i documenti a sostegno.