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L’INTERVISTA IN LIBERTÀ: TOC TOC, INIZIAMO CON GIUSEPPE PRIVITERA

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  •  Abbiamo notato una sua insofferenza che ha manifestato sui social piuttosto che nelle chat tematiche, ci spiega meglio?

Quando si è scelto di intraprendere questo percorso, si è fatto con delle chiare intenzioni, il progetto era ben chiaro. Il sottoscritto ha deciso, quindi, di lasciare un Gruppo ben coeso, solo perché non accettavo Naso come candidato sindaco. Sono andato pure contro la mia famiglia, perché la politica è una cosa seria, che va al di fuori dai sentimenti e dagli affetti.

  • Cosa l’ha deluso principalmente?

Questa coalizione che ho deciso di seguire, dando il massimo di ciò che mi è stato possibile, purtroppo non è riuscita a mettere da parte Naso. Ma rimango sempre convinto che quel contesto era quello giusto per realizzare le prospettive politiche della città. 

  • Vuole precisare meglio?

Mi riferisco alla coalizione di centro-destra, contesto convincente in quegli anni. Ho deciso di espormi, nella speranza che si capisse che non ero solamente in cerca di un passaggio. Ho anch’io contribuito, quindi, al successo della coalizione (51% dei consensi) anche se con i numeri elettorali relativi.

  • Quindi?

Oggi la mia sensazione, e l’ho espressa molte volte, è quella di avere fatto sedere gente, che ha tradito il progetto iniziale per il quale ci siamo spesi.

  • Deluso dai rappresentanti che siedono nelle istituzioni comunali?

E’ gente che pensa solo al mantenimento della poltrona. E dopo lunga riflessione penso che ha ragione la così tanto criticata MariaBarbara Benfatto, l’unica che ha detto la verità del modus operandi che si ha in consiglio comunale.

  •  Cosa pensa che possa accadere in un prossimo futuro?

A questo punto cos’altro si deve vedere? Io quando vado in giro la gente mi dice che ci dobbiamo vergognare, tutti noi. Allora siccome ci ho messo la faccia anch’io e la mia credibilità, se ci permettete, dico che tutti i rappresentanti in consiglio, sono responsabili tanto quanto Nino Naso.

  •  Alla fine come si pone?

Anche se a qualcuno non  interessa nulla del mio piccolo contributo elettorale, ma se avessi avuto 300/500 voti sarei stato più convincente, il sottoscritto Giuseppe Privitera  dice a tutti quello che pensa, come sempre e a testa alta: dovete andare a casa tutti perché siete responsabili tanto quanto Nino Naso. Ormai si è arrivati al punto di non ritorno, come scritto nella lettera aperta consegnata a ogni consigliere, assessore e sindaco. Bisogna immediatamente presentare la mozione di sfiducia al sindaco, per consegnare al popolo le sorti della città. Qualunque cosa possa accadere. Che la mozione non passi, che il comune venga sciolto per infiltrazioni mafiose, ma occorre fare chiarezza, scoprire i complici e le stampelle, chi firma e chi non firma. Il resto lo dirà la storia.

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