
L’obiettivo dell’iniziativa, è istituire un processo politico virtuale ispirato al modello del Processo di Norimberga, ma adattato a situazioni critiche attuali che stanno assediando la città di Paternò.
Una struttura chiara e trasparente, che rispetti i diritti fondamentali dell’informazione pur affrontando responsabilità sistemiche su scala generale. Questo tipo di processo dovrebbe essere simbolico ma anche operativo: un’azione politica che possa avere un impatto sull’opinione pubblica, ma anche per la giustizia.
Non si pretende di emette sentenze giudiziarie, ma pubblici giudizi politici e morali. È uno spazio di denuncia e democrazia, memoria e pressione sulle forze politiche, non di punizione sostanziale. Ci si affida al potere della verità pubblica, della trasparenza e della partecipazione.
L’obiettivo è perseguire politicamente e moralmente gli attori responsabili di gravi crimini politici contro la città. Il modello è il Processo di Norimberga:
Presentare, la Formalizzazione delle accuse. Il Processo pubblico. Le prove. I Controinterrogatori. Interventi di esperti. Sondaggi sul sentiment popolare. Denunce e suggerimenti dei cittadini. Sarà un processo lungo e articolato. Per arrivare, poi, ad una Sentenza simbolica che prevede:
- Condanna morale e politica.
- Pubblicazione in un registro della responsabilità
- Mobilitazione la società civile.
- Favorire l’ “accountability”.
- Creazione di documentazione storica.
- Potenziare la memoria collettiva.
- Fare riflettere la politica sulle scelte future
Questo tipo di iniziativa non ha potere diretto sulle scelte, ma può avere enorme impatto morale, politico e culturale. La città ha bisogno di nuove forme di giustizia, post-sovrana, per affrontare le crisi del futuro a breve, medio e lungo termine.
Per non dimenticare:
Verità: raccogliere, archiviare e rendere pubblica la verità storica e fattuale, anche quando negata o occultata. Giustizia oltre i confini: perseguire responsabilità sistemiche al di là degli ostacoli politici, giuridici e nazionali. Diritti oltre il diritto: agire laddove il diritto positivo fallisce o è complice di ingiustizie. Memoria attiva: documentare le colpe strutturali e le lotte fatte dell’informazione pubblica contro la propaganda di regime.