Il termine “Paternò Decadence” merita un’analisi approfondita. La parola “decadence” evoca il senso del declino, deterioramento, perdita di vitalità, di visibilità, che può essere collegata a diversi contesti, inclusi quello della governance cittadina, oltre a quella socio-culturale Questi fattori suggeriscono un’esplorazione delle dinamiche del declino. Dinamiche interessate ad analizzare come questi temi si manifestano nei fatti che affrontiamo, la perdita di valori, il disincanto, la ricerca di un’identità perduta, la mancanza di una visione.
Forse qualche domanda bisogna farsela… cosa si sta facendo per il rilancio di questa città? Prendiamo spunto da una nota dell’Archeoclub Ibla Major per cercare di fare il punto a quella che definiamo “Paternò Decadence”:
“Non potevamo fare silenzio. – Scrive in una nota l’Archeoclub – Cerchiamo in queste guide turistiche notizie sulla città di Paternò e rimaniamo senza parole. Nessuna voce, nessuna citazione. Nulla. PATERNÒ non esiste. I turisti che vengono nella Sicilia orientale possono leggere solo di Catania, Acireale con le sue ACI, qualche città dell’Etna, Nicolosi, Bronte, Linguaglossa e poi basta. Nel 2017 la vecchia edizione aveva la voce Paternò ma la guida diceva che a Paternò non c’è molto da vedere, meglio passare avanti.
Se non si interviene sul piano mediatico, politico e culturale si rischia di essere cancellati persino dalla cartina geografica”.
E’ proprio questo. Si rischia di fare scomparire Paternò anche dalle cartine geografiche. Un segnale inquietante.
Altro penultimo dramma, in ordine di tempo, è la cancellazione del Paternò dal campionato. Non solo perché nessuno vorrebbe rilevarlo, ma anche perché, come detto, il problema più serio non è solo esclusivamente l’iscrizione al campionato, bensì l’inadeguatezza dello stadio. Ci riferiscono, infatti, che vi sono state alcune cordate che hanno interloquito col presidente del Paternò Calcio Mazzamuto e che non hanno concluso dopo un sopralluogo allo stadio, avendo tra l’altro saputo dell’inagibilità dello stesso e che la squadra avrebbe giocato altrove, si sono ritirate.
Ma gli indicatori di una diffusa decadenza ormai inevitabile si annida in tanti fattori. Paternò non è più appetibile. Scomparire anche dalla guida turistica è un segnale angosciante che sottolinea che Paternò non è considerata da alcuno degli interlocutori esogeni. Da caput mundi a res nullius. Inutile ripetere le responsabilità di un’amministrazione inadeguata, sed stantibus rebus, ma non abbiamo altre spiegazioni.
Lo sforzo del sindaco di far apparire la città per ciò che non è, una smart city, rimane un atto di onanismo inutile. L’autoerotismo ad una certa età è sconveniente per se e per gli altri.
Lavori pubblici che non si completano per esempio. Nino Naso, negli ultimi anni ha annunciato a profusione notizie su numerosi finanziamenti riguardanti i lavori pubblici, scuole, strade, impianti sportivi, progetti di riqualificazione urbana, ma la realizzazione concreta sembra spesso rimanere vana.
Se poi qualcuno critica viene additato come disfattista, ma disfattista di cosa? Oppure viene bannato dai social anche da quello istituzionale che appartiene al popolo sovrano.
E se poi qualche luce si accende, come lui stesso afferma in una propaganda sconcertante e ripetitiva, molte, troppe altre si spengono. Inutile ripetere che senza nessun piano commerciale credibile e i molti, troppi abusivi che sottraggono utenti a quei pochi regolari che pagano le tasse, completa l’opera.
Manca tutto in questo comune. Dal PUG (piano regolatore), al Piano di Protezione Civile, alla tutela ambientale e archeologica (vedi Salinelle), al PUT (piano del traffico), insomma una città senza regole, e se ne piangono le conseguenze, in quanto la reputazione cittadina ormai è sprofondata inesorabilmente. Una città senza regole e regolamenti quindi.
Abbiamo citato sorvolando sugli approfondimenti che abbiamo scritto fino allo sfinimento, perché siamo convinti che dalle sfumature, citate sopra, si interpreta la realtà, anche se ce ne sono altre diventate macroscopiche. Ma ci torneremo.