
«Voti e mafia», lo tsunami che ha portato allo scioglimento del comune di Paternò, non finisce qui. Adesso si apre un altro pesantissimo capitolo, la stagione del processo all’ex sindaco rimosso, che inizierà il 31 marzo prossimo. Naso va a processo per voto di scambio politico mafioso, previsto e punito dall’art. 416 ter del Codice Penale. Il voto di scambio politico-mafioso è un grave reato previsto dall’articolo 416-ter del codice penale. È stato istituito per troncare i legami illeciti tra politica e criminalità organizzata. Punisce con la reclusione da 10 a 15 anni la persona che accetta la promessa di voti.
Art. 416-ter. Scambio elettorale politico-mafioso.
Chiunque accetta, direttamente o a mezzo di intermediari, la promessa di procurare voti da parte di soggetti appartenenti alle associazioni di cui all’articolo 416-bis o mediante le modalità di cui al terzo comma dell’articolo 416-bis in cambio dell’erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità o in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell’associazione mafiosa è punito con la pena stabilita nel primo comma dell’articolo 416-bis. La stessa pena si applica a chi promette, direttamente o a mezzo di intermediari, di procurare voti nei casi di cui al primo comma. Se colui che ha accettato la promessa di voti, a seguito dell’accordo di cui al primo comma, è risultato eletto nella relativa consultazione elettorale, si applica la pena prevista dal primo comma dell’articolo 416-bis aumentata della metà. In caso di condanna per i reati di cui al presente articolo, consegue sempre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Ma quali sono le novità rispetto all’inizio del processo?
«Un pentito fa dichiarazioni sul sindaco Naso», così intitola il quotidiano locale sulle dichiarazioni del pentito Sebastiano Di Mauro: “Dichiaro di essere a conoscenza dei rapporti fra il sindaco Nino Naso e gli esponenti della famiglia Morabito”.
Ricordiamo che Sebastiano Di Mauro è stato ammesso al programma di protezione in quanto ritenuto credibile, ha parlato di un appoggio elettorale da parte del clan Morabito tramite Salvatore Stimoli. Ha fatto ai magistrati una serie di nomi. E inoltre ha elencato una serie di eventi, “i mangiati elettorali” con la partecipazione di esponenti della famiglia mafiosa, ma anche di elargizioni per convogliare pacchetti di voti verso Naso. Queste dichiarazioni potrebbero essere un riscontro ad atti già acquisiti nel processo. Così si legge nei verbali depositati al tribunale dalla Procura.
Altra novità è la condanna, anche per voto di scambio politico mafioso dei capi clan Morabito (15 anni e 4 mesi) e Benvenga (17 anni e 8 mesi). Quindi il voto di scambio è già stato accertato e sentenziato da un Tribunale della Repubblica in un processo collegato alla stessa inchiesta “Athena” e questa non è certamente una ulteriore buona notizia per gli imputati che andranno alla sbarra il 31 marzo prossimo.
Se non bastasse, poi, è arrivato anche lo scioglimento per infiltrazioni mafiose al comune di Paternò. Noi, naturalmente garantisti, aspettiamo l’esito del processo, ma non siamo soliti a credere alle coincidenze casuali.
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