
Il caso scuola a Paternò è diventato un evento mediatico virale. Anche i giornaloni nazionali ne parlano. Sotto i riflettori l’assessore Francesca Coluccio, che tramite social inveisce e insulta chi non pensa come lei, ma che poi viene smentita da atti e fatti.
Adesso vogliamo chiedere a questo assessore, che è anche dirigente scolastico e quindi competente nel sapere se il locali improvvisati più che provvisori, che ha trovato in giro e che paga il cittadino, sono idonei ad ospitare le classi di scuola elementare. In particolare questi locali possiedono i requisiti per l’agibilità di locali scolastici? I dirigenti scolastici, i consiglieri, cui spetta il controllo, gli amministratori e i tecnici comunali hanno verificato l’idoneità dei locali? Se così non fosse si incorrerebbe in un reato ciascuno per le proprie responsabilità.
Alcuni uffici sovra-comunali, competenti (G.C.), ci hanno fornito questa nota che qui riportiamo:
- – Conformità urbanistica e destinazione d’uso scolastico; agibilità ai sensi D.P.R. 380/2001.
– Sicurezza strutturale: collaudo statico, conformità NTC (classe d’uso III), valutazione sismica.
– Prevenzione incendi: attività soggetta a DPR 151/2011. Progetto/SCIA VV.F., esodo, compartimentazioni, resistenza al fuoco, estintori, illuminazione di emergenza, segnaletica.
– Igienico-sanitari: adeguata aerazione e illuminazione naturale, materiali lavabili, servizi igienici per alunni e personale, approvazioni ASL.
– Accessibilità: percorsi senza barriere, servizi igienici accessibili, eventuale ascensore (D.M. 236/1989).
– Impianti a norma: elettrico, termico, idrico, VMC/ventilazione dove necessaria, con dichiarazioni di conformità (D.M. 37/2008). Illuminotecnica adeguata (UNI EN 12464-1).
– Acustica: isolamento e tempo di riverbero contenuti (rif. DPCM 5/12/1997; UNI 11532-2 per aule).
– Sicurezza sul lavoro: DVR, gestione emergenze, formazione (D.Lgs. 81/2008).
– Efficienza energetica e APE (D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.)
- – Aula didattica primaria:
– Superficie: riferimento adottato 1,8 m² netti per alunno (D.M. 18/12/1975). Per 20–25 alunni: 36–45 m² netti; molte linee guida attuali puntano a 50–60 m² per didattiche attive.
– Altezza: di norma 3,00 m (verificare regolamento edilizio locale).
– Illuminazione naturale: superficie finestrata ampia (prassi: rapporto aeroilluminante ≥ 1/8); schermature antiabbagliamento.
–Porte e vie d’esodo:
– Porta aula: luce netta ≥ 0,90 m (spesso consigliato 1,20 m se via di esodo principale); apertura verso l’esodo.
– Corridoi: ≥ 1,80 m (2,40 m in edifici molto affollati).
– Scale: ≥ 1,20 m, corrimano su entrambi i lati; almeno due uscite indipendenti per piano oltre determinate soglie di affollamento.
– Servizi igienici:
– Dotazioni separate per sesso, 1 WC circa ogni 25 alunni per sesso, 1 WC accessibile per piano; lavabi adeguati all’età.
– Deposito materiali, locale insegnanti, infermeria/primo soccorso, spazi per sostegno.
– Spazi esterni:
– Area giochi/ricreazione sicura e recintata; pavimentazioni anti-trauma nelle zone gioco.
Verificare quindi:
1. Conformità urbanistica e, se serve, cambio di destinazione d’uso e misure antisismiche.
2. Progetto e conformità prevenzione incendi; presentazione SCIA VV.F.
3. Pareri/asseverazioni igienico-sanitarie (ASL) se previste.
4. Collaudi/dichiarazioni impianti, certificazioni materiali e resistenza al fuoco.
5. Richiesta agibilità del Comune”.
“Attendiamo quindi una verifica e tutte le risposte del caso. Di contro ci rivolgeremo alle autorità per l’eventuale ripristino della legalità, della sicurezza dei bambini e le eventuali responsabilità”. Ci dicono i genitori.