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PATERNÒ GIÀ CAPUT MUNDI. L’intervista, prima parte

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La distonia è un disturbo che provoca movimenti posturali inconsueti. Questa è la malattia di cui è affetta la politica cittadina. Ne parliamo con una esperta di comunicazione e marketing politico, Antonella Brancato, che da anni segue i fenomeni politico-sociali siciliani, che nel recente passato si è immersa nella realtà politica paternese definendola “caput mundi”, e che collabora con noi e con altre testate nazionali.

D – Che pensa del particolare momento che oggi vive la città?

R – Innanzitutto bisogna sottolineare che appena due anni fa la città ha vissuto un momento di gloria politica particolare dopo le elezioni nazionali e regionali. Sono arrivate la presidenza del Senato, quella del Parlamento Siciliano, un deputato eletto alla Camera e una componente al CSM. Diciamo che non è male per una cittadina di queste dimensioni, poi sappiamo com’è finita in qualche caso. Improvvisamente nel mese di aprile il tracollo, con l’inquietante accusa di voto di scambio per il sindaco e uno degli assessori, che tecnicamente sono agli arresti, pur con provvedimento sospeso in attesa del pronunciamento della suprema Corte. Questo ha destabilizzato la politica, ma era normale.

D- Destabilizzato in che senso?

R- Già i segnali li avevamo avvertiti con la perdita di pezzi importanti della maggioranza di Naso che hanno capovolto i numeri in consiglio, questa tempesta giudiziaria ha fatto il resto facendo andare fuori di testa tutti.

D- Un tema ricorrente in queste ultime settimane è stata la mozione di sfiducia

R- Si discute, si discute, si discute ma non se ne viene a capo. Annunci ma niente di concreto. Fratelli d’Italia che è il maggiore partito e che vorrebbe intestarsi l’iniziativa anche per dimostrare, o meglio, prendere le distanze, un aspetto fondamentale questo, cioè che i meloniani sono distanti da questa amministrazione, definita improbabile, per rendere palpabile alla città e alle forze extra consiliari, che attaccano fino a definirli tutti uguali. C’è anche da sottolineare che il primo annuncio della presentazione è venuto da un’altra parte dell’opposizione. 

La vera difficoltà viene dai consiglieri comunali, anche se la linea del partito dettata dai deputati del territorio appare fin troppo chiara, nel senso di presentare la mozione di sfiducia, e prendere concretamente le distanze. 

Fino all’intervento personale dei deputati nella riunione di FdI e dei consiglieri convocata avanti ieri sera. Ma anche così non si è prodotto molto, non c’è stata la svolta netta auspicata. 

I numeri ci sarebbero se tutta l’opposizione volesse veramente tracciare il discrimine con questa amministrazione. Vi sono state alcune discrepanze rispetto ad una normale azione politica convergente tra le forze politiche. Il mancato coinvolgimento dei partiti e dei consiglieri del centrodestra nell’azione concreta e l’insufficienza prospettica, cioè, quale coalizione mettere in campo in futuro, che potrebbe essere molto prossimo, e chi dovrà guidarla. Non determinare e concordare tra i diversi leaders a più alto livello, adesso, porta alla mancata adesione comune ad un progetto politico del centrodestra che ancora appare nebuloso ai più. Bisognerebbe lavorarci con determinazione prima che la valanga travolga tutti loro.