
Non ci meravigliamo più di come l’ex amministrazione cacciata via con sdegno, continui a raccontare le mirabilie di un passato disgustoso, che la storia sta provando a cancellare e che i cittadini vorrebbero non aver vissuto. Una propaganda fuori tempo e anche stucchevole di chi, responsabile del disastro, tenta di spacciare come verità. Si passa dal regime nasista a “THE NASIST FAMILY”, che ha il coraggio di raccontare ancora alla città, nonostante tutto, una realtà virtuale da quella vissuta veramente negli ultimi anni. quotidianamente. E se qualcuno contesta questo racconto onanista, un narcisistico compiacimento di sé o della propria attività improduttiva. viene insultato personalmente con azioni che vanno oltre il codice penale.
Riproponiamo oggi,opportunamente e per memoria, cosa ha scritto il 7 maggio del 2025 l’ex consigliera Mariabarbara Benfatto a proposito dei lavori pubblici, dei mancati finanziamenti, di quelli persi e dei lavori mai completati:
«Ci risiamo. Il Sindaco accusa a chi chiede trasparenza di voler “bloccare la città”. Vorrei ricordare a chi amministra questa città che difendere i conti, chiedere gli atti, smascherare le bugie è un dovere, non un tradimento.
Il vero sabotaggio è quello di chi governa nel caos e chiama “attacco politico” ogni legittima richiesta di verità.
E’ un errore di comunicazione forse quando si mescolano fondi non assegnati, compensazioni ipotetiche e bandi ancora aperti?
Proclama: “abbiamo già a disposizione 2 milioni” come se fossero nel cassetto. Ma non ha né i soldi, né il progetto. E’ un credito “potenziale” privo di atti e senza i quali non è attualmente spendibile.
I 500 mila euro sono solo una richiesta in fase di candidatura al bando PR FESR Sicilia 2021-2027 – Azione 2.4.5. Scadenza: 26 maggio. Graduatorie: assenti. Fondi: zero.
Totale oggi incassato dal Comune per il Moncada? ZERO EURO.
Il Documento di Indirizzo alla Progettazione il documento approvato dalla Giunta il 30 aprile 2025 è un atto interno preliminare, non esiste un progetto esecutivo validato. In più il Giardino Moncada è stato riconosciuto area di interesse storico dalla Regione e dalla Soprintendenza, come lo stesso Sindaco dichiara.
E allora o è un giardino storico, o è un’area di Protezione Civile. Le due cose sono giuridicamente incompatibili.
“Stiamo lavorando seriamente” , sulla carta, forse. Sul campo, zero.
I cantieri sbandierati (Salinelle, contratti di quartiere, torre del municipio, ex ESA) sono fermi o in affanno. Il sindaco li chiama cantieri aperti, i cittadini li vivono come ferite mai rimarginate: strade rotte da mesi, lavori iniziati e mai finiti, marciapiedi impraticabili, traffico nel caos. Questo modo di amministrare crea solo disagi, rabbia e sfiducia. Altro che rivoluzione urbana: è abbandono mascherato da propaganda.
Il tutto mentre continua a fotografarsi davanti al nulla. Difendere la trasparenza non significa fermare la città. Significa impedirne la svendita al consenso facile e al clientelismo.
Se davvero ama Paternò, si dimetta, torni alla realtà e lasci spazio a chi vuole costruire sulle fondamenta della verità, non sulle illusioni di un cantiere che non esiste».
Oggi lo riscontriamo. Sono dati di fatto che sottolineano inequivocabilmente chi è stato responsabile del disastro della Città. Si tranquillizzi “THE NASISM FAMILY”, si metta il cuore in pace. Siete stati cancellati dalle autorità, sarete cancellati anche dalla storia.